Janez Mravljak lavora al Ministero delle Finanze dal 2005. Negli ultimi 15 anni si è occupato di gestione dei fondi strutturali e di investimento europei, in particolare del Fondo di coesione, accumulando una vasta esperienza in materia. L'ufficio avrà il compito di stabilire un sistema per l'attuazione del piano di ripresa e resilienza, coordinandone l'attuazione, monitorare, verificare e attuare misure di controllo. Nell'attuazione del progetto l'ufficio si consulterà regolarmente con la Commissione europea, alla quale trasmetterà informazioni relative alla gestione dei fondi. La Slovenia potrà contare su 2,5 miliardi di euro: 1,8 miliardi a fondo perduto, 705 milioni sottoforma di prestiti. Il governo ha nominato il direttore del nuovo ufficio poco dopo che il Consiglio Europeo ha formalmente approvato il Piano Nazionale di ripresa e resilienza, trasmesso dalla Slovenia a Bruxelles, come hanno fatto gli altri paesi dell'UE per poter utilizzare le risorse previste dal Recovery Fund, il fondo speciale volto a finanziare la ripresa economica post pandemica nei prossimi anni. Un mega piano da 750 miliardi di euro, suddivisi tra 390 di contributi a fondo perduto e 360 di prestiti agevolati. I primi pagamenti dei prefinanziamenti sono previsti ad inizio agosto, ha detto una portavoce della commissione, al momento però non si conoscono dettagli sugli stati che potrebbero beneficiarne a breve. Il regolamento prevede che dopo l'accordo sul finanziamento e sul prestito la Commissione abbia 60 giorni per l'esborso, ma si è fatto di tutto per accelerare la procedura in modo che i soldi siano trasferiti entro alcuni giorni e non due mesi, ha aggiunto la portavoce.
Delio Dessardo