Crescita del 2 percento nel 2023, del 2,2 nel 2024. Sono le previsioni del Fondo Monetario Internazionale riguardanti l'economia slovena. Si tratta di stime in miglioramento, quelle precedenti indicavano per quest'anno un incremento del PIL dell'1,6 percento, del 2,1 il prossimo. Sul fronte inflazione, la media del 2023 si dovrebbe attestare sul 7,4 percento. Il Fondo ha quindi rivisto all'insù il costo della vita, rispetto ad una media del 6,4 in primavera. Quadro in miglioramento nel 2024, quando l'inflazione dovrebbe scendere al 4,2 percento. Ricordiamo che la Banca Centrale europea sta attuando una rigida politica restrittiva, attraverso l'aumento dei tassi per contenere la crescita dei prezzi. L'obiettivo è di assicurare il ritorno dell'inflazione all'obiettivo del 2 percento nel medio termine. Per quanto riguarda la crescita del PIL mondiale, il Fondo Monetario Internazionale prevede che crescerà del 3 percento nel 2023, confermando le stime precedenti. Per il 2024 si prevede un incremento del 2,9 percento, in lieve calo rispetto alle precedenti indicazioni.
Capitolo Italia: il Fondo taglia le stime del Pil per il 2023 e il 2024, nell'ambito di una generale frenata dell'economia globale che investe maggiormente i paesi sviluppati, con l'eccezione degli Stati Uniti. Per l'anno in corso, nel suo rapporto l’FMI prevede per l'Italia una crescita dello 0,7 percento, con un taglio dello 0,4 percento rispetto alle previsioni di luglio, quando erano state invece corrette al rialzo, più 1,1 percento. Stessa crescita per il 2024, con una limatura dello 0,2 percento rispetto alle precedenti stime. Gli esperti sottolineano come l'economia mondiale, dopo i colpi subiti per la pandemia, l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia e l'inflazione, abbia rallentato ma non sia crollata. C'è poi il brusco rallentamento della Cina, che deve affrontare i contraccolpi della crisi immobiliare e dell'indebolimento della fiducia dei mercati.
Delio Dessardo