L'incontro tra la presidente Nataša Pirc Musar e il premier Robert Golob, il primo dopo sei mesi di mancati colloqui, ha aperto uno spiraglio per un riavvicinamento sul piano istituzionale. In un comunicato ufficiale, il primo ministro ha sottolineato l'importanza di un'azione diplomatica coordinata e strutturata, essenziale per rafforzare la posizione della Slovenia sul piano internazionale. Dalla Presidenza è giunto invece un richiamo all'apertura e al rispetto reciproco in quanto fondamentale per una collaborazione interistituzionale efficace e duratura. Attriti sono emersi tra i due per via degli inviti rivolti dalla Presidente ai Capi di Stato cinese, Xi Jinping, e algerino, Abdelmadjid Tebboune, iniziative che sono state intraprese senza previo coordinamento con l'esecutivo. Questo ha fatto emergere speculazioni sulla gestione autonoma delle relazioni diplomatiche da parte della Presidenza. La nomina dell'ex ministra dell'Interno Tatjana Bobnar alla carica di consigliera presso l'ufficio della Presidenza ha rappresentato un ulteriore elemento di scontro. A creare frizioni tra i due anche la recente candidatura di Anton Rop quale nuovo governatore della Banca di Slovenia, promossa dalla presidente Pirc Musar, che ha creato tensioni con la coalizione di governo. Questa aveva infatti avanzato il nome di Saša Jazbec, attuale sottosegretaria del Ministero delle Finanze, per ricoprire la carica. La proposta del Capo di Stato era stata interpretata come sfida alla linea governativa, sollevando malumori all'interno della coalizione. Stando alle rivelazioni di TV Slovenia, nella recente riunione i partiti di governo avrebbero ribadito il loro sostegno a Jazbec; la coalizione ha annunciato che voterà contro Rop sia in sede di commissione parlamentare sia durante la votazione segreta alla Camera di Stato. La coesione politica in questo frangente è stata confermata anche da Asta Vrečko, coordinatrice di Levica-Sinistra, secondo cui la presidente sarebbe già stata informata della decisione

M.N.