Nataša Pirc Musar è stata accolta al Ministero per la Difesa con gli onori militari ed è stata informata riguardo il funzionamento dei sistemi di difesa e di protezione e soccorso. Dopo l'incontro con il ministro, Marjan Šarc, e il capo di stato maggiore delle forze armate, Robert Glavaš, ha anche tenuto una teleconferenza con i comandanti di sette missioni dell'esercito sloveno all'estero. La presidente ha notato con soddisfazione che i soldati sloveni sono apprezzati in tutto il mondo e che il 17% dei militari sono donne, il che pone l'esercito sloveno al vertice delle forze armate europee.
A marzo Pirc Musar si attende un rapporto sulla preparazione dell'esercito che dovrà comprendere anche i dati sulla preparazione in materia di altre questioni di difesa e sicurezza, tra cui energia, alimenti, trasporti e sicurezza delle infrastrutture.
La presidente ha parlato anche della modifica alla legge sulla Difesa, ormai obsoleta, che necessita di nuovi emendamenti riguardanti minacce ibride e tecnologie innovative, tra cui l'intelligenza artificiale.
Il capo di stato maggiore delle forze armate ha informato Nataša Pirc Musar riguardo alcuni progetti a duplice uso, ovvero sia per la difesa che per il sistema di protezione e soccorso ai quali vengono destinati 30 milioni di euro. "Forse questo è uno dei passi per convincere coloro che sono interessati alla scienza e alla tecnologia ad unirsi alle forze armate", ha detto la presidente sulla mancanza di personale nell'esercito. A riguardo il ministro Šarec ha menzionato il grande interesse per i campi militari tra i giovani.
Pirc Musar ha parlato anche degli stipendi dei militari: secondo le sue parole la retribuzione iniziale è relativamente bassa, i soldati però ricevono diverse aggiunte, infine quindi il livello dei salari non è così basso. Le paghe "comunque potrebbe essere migliori", ha detto ancora la presidente.
E. P.