Non dovrebbero esserci grosse soprese alla camera di Stato per la conferma di Boštjan Poklukar alla carica di Ministro degli Interni. Poklukar andrà a sostituire la dimissionaria Tatjan Bobnar la quale aveva denunciato pressioni e ingerenze della politica sull’operato della polizia e la quale è entrata in conflitto con il premier Robert Golob. Poklukar ha già ricoperto tale incarico nel periodo 2018-2020, durante il governo Šarec. Tre compiti prioritari: lotta alla corruzione, gestione delle migrazioni, depoliticizzazione, professionalizzazione e modernizzazione della polizia. Nei due mesi dalle dimissioni della Bobnar il dicastero è stato guidato temporaneamente dalla Ministra per la pubblica amministrazione, Sanja Ajanović Hovnik. L’inizio della seduta, slittata di un ora su richiesta dei proponenti della candidatura, non è stato bene accolto dall’opposizione, Jelka Godec degli SDS ha definito questa decisone come intollerabile e ha deciso di abbandonare l’aula, seguita anche dai restanti deputata SDS. “Si è verificato un ritardo imprevisto e inaspettato, appreso poco prima dell’inizio della seduta” ha motivato la Presidente della Camera Urška Klakočar Zupančič. “La funzione di Ministro degli interni è importante e necessita di una spiegazione esaustiva, dipendente dell’esercito dal 1991, decorato più volte, ma ciò evidentemente non basta per essere ascoltata” ha detto mil premier Golob criticando la decisone presa dall’SDS di abbandonare l’aula. Poklukar per il momento non ha ancora reso pubblici i nominativi che fanno parte del suo team “sarà una squadra competente in grado di affrontare le sfide che ho presentato al comitato competente” ha detto Poklukar. Secondo indiscrezioni gli attuali segretari Tina Heferele e Branko Lobnikar dovranno abbandonare il Ministero e verranno sostituiti dal segretario di stato Gregor Novak e del primo uomo del NPU, Darko Muženič.
Dionizij Botter