La volontà dei consiglieri comunali d'opposizione ad Ancarano è solo ed esclusivamente quella di rendere trasparenti, etiche, conformi alla legge e a beneficio di tutti i cittadini le operazioni del comune costiero. Ma il primo cittadino Strmčnik, disabituato a un'opposizione consiliare che, di fatto, è presente solo dopo l'ultima tornata elettorale a novembre scorso, gestisce le attività municipali soprattutto all'interno del suo gruppo di maggioranza, senza dare la possibilità agli altri consiglieri non solo e non tanto di proporre soluzioni alternative, ma anche di essere a conoscenza di quanto accade. In particolare, i consiglieri di Movimento Libertà e di "noi siamo Ancarano" chiedono trasparenza sugli immobili di proprietà del comune, sull'elenco di consulenti e contratti di servizio, così come sulla mancata nomina di rappresentanti del comune presso istituzioni e aziende pubbliche.
In una conferenza stampa nel parco del centro di Ancarano, il consigliere e rappresentante dell'opposizione, Aleksander Pahor, ha mostrato ai media la corrispondenza intercorsa con il dipartimento competente del Ministero della Pubblica Amministrazione che certifica il loro diritto a essere quindi informati sulle attività del comune. In particolare, le attenzioni dell'opposizione si sono concentrate sui contratti con alcuni appaltatori esterni a lungo termine. Ma di fronte alle richieste il sindaco ha sempre fatto muro, motivo per il quale l'opposizione ha chiesto un parere al dipartimento ministeriale per le comunità locali. Altra questione spinosa è l'attività del consiglio di sorveglianza del comune, organo che dovrebbe essere super partes per supervisionare l'operato amministrativo, ma che non ha ancora un presidente né un programma di lavoro, nonostante i membri siano stati votati. Secondo Strmčnik, infatti, solo il presidente può dettare l'agenda del consiglio di sorveglianza, per questo ha destituito i consiglieri, nominandone di nuovi così e indicando un presidente a lui gradito.
L'appuntamento di questa contesa tutta politica, che va avanti da aprile, è rinviato alla prossima riunione del consiglio comunale in programma giovedì prossimo.
Valerio Fabbri
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