Foto: Pixabay
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Numeri sempre allarmanti in Slovenia. Nella giornata di ieri sono stati confermat quasi 3.400 nuovi casi, con una percentuale di test positivi al 46%. La media settimanale dei contagi resta altissima 3.090. Secondo i dati dell'Istituto nazionale di salute pubblica sono 44.796 le persone infette attive, più 53 unità rispetto al giorno prima. Resta alta l'incidenza anche nel Litorale, nei comuni costieri sono stati accertati complessivamente 114 casi, 75 a Capodistria, 20 a Isola , 16 a Pirano e 3 ad Ancarano.

Non si placa la pressione sugli ospedali. Sono 1154 le persone ospedalizzate, il paziente più piccolo ha 10 anni, 285 sono i ricoveri in terapia intesiva dove il paziente più giovane ha 32 anni. Si registrano 23 decessi riconducibili al covid. Le strutture sanitarie oramai vicini al collasso chiedono rinforzi, sia di personale specializzato che di numero di letti disponibili. Il centro clinico di Maribor rivolge un appello al Governo affinchè vengano aumentate le capacità delle terapia intesive nel paese, portando a 300 i posti letto disponibili. Nel reparto covid dell'Ospedale generale di Isola sono ricoverate 45 persone, di cui 10 in terapia intensiva. Stagna la quota dei completamente vaccinati, da settimane ferma al 54%, mentre cresce il numero dei vaccinati con la terza dose. La regione statistica costiero carsica fanalino di coda per somminstrazioni, sotto la media nazionale, peggio solo la regione dell'Oltredrava.

In merito alle somministrazioni, l'infettivologa Bojana Beović, a capo del gruppo consultivo per le vaccinazioni, ha dichiarato che i risultati delle ultime ricerche mostrano che sarà necessario modificare lo schema delle vaccinazioni: si parla quindi della vaccinazione base più una terza dose. Solo così la protezione contro il coronavirus sarà efficace per un periodo di tempo più lungo. Ciò protrebbe significare che la terza dose sarà necessaria per ottenere il certificato Covid, ha detto ancora Beović a Radio Slovenia. Il gruppo consultivo comunque già adesso consiglia la terza dose per tutte le persone sopra i 50 anni, per i malati cronici, i loro familiari, a chi lavora a contatto con il pubblico e a tutti coloro che hanno completato il ciclo vaccinale con il siero AstraZeneca o Johnson&Johnson. (ld)