La bozza di legge dell'ottavo pacchetto di misure anti-coronavirus sarà discussa dai partner nel Consiglio economico e sociale, pertanto, a metà della prossima settimana, i deputati potrebbero avere la proposta finale sui loro tavoli, ha spiegato il ministro del Lavoro Janez Cigler Kralj. La misura più importante, ha sottolineato, è la proroga della cassa integrazione fino alla fine di aprile, con la possibilità di estenderla per altri due mesi. Lo Stato sta già coprendo le spese per i lavoratori in aspettativa. L'altra misura riguarda il sovvenzionamento dell'aumento della paga minima garantita, che per legge viene corretta all'insù a partire dal primo febbraio, con validità retroattiva da gennaio. A riguardo il governo stanzierà 47 milioni di euro. Soddisfatte anche le richieste delle imprese, che avversavano il provvedimento, lo Stato ha pertanto deciso di ridurre la base di calcolo per il versamento dei contributi del 60 percento della paga minima. Per le imprese ciò rappresenterà un alleggerimento pari al 40 percento. Il provvedimento sarà in vigore sino al 30 giugno, con possibilità di proroga di altri sei mesi. Previsti, inoltre, contributi di solidarietà una tantum, verranno elargiti rispettivamente agli studenti 50 euro e agli invalidi 150 euro.
Cigler Kralj ha ricordato che l'ottavo maxipacchetto anti-coronavirus nel suo complesso prevede aiuti pari a 320 milioni di euro. Servirà a scongiurare la perdita di ulteriori posti di lavoro, inoltre, i datori di lavoro inclusi nel sovvenzionamento dell'orario ridotto e della cassa integrazione non potranno avviare procedure di licenziamento collettivo o la risoluzione del contratto per motivi di lavoro. In caso di violazione di tutti gli obblighi elencati i datori di lavoro saranno soggetti a sanzioni, ha affermato il Ministro.
Il Ministro ha anche risposto alla domanda di un giornalista in merito alla richiesta di revisione della costituzionalità, avanzata dai sindacati, per i due articoli del settimo pacchetto di Leggi anti-Covid che danno facoltà ai datori di lavoro del settore privato di imporre il licenziamento per raggiunti limiti di età. Ha risposto di ritenere il provvedimento valido, ma non ha voluto esprimersi su quale sarà la possibile valutazione della Corte costituzionale.
Corrado Cimador