Siamo in piena seconda ondata, ha detto il premier Janez Janša, i provvedimenti varati dal Governo mirano al contenimento della diffusione del virus e ad impedire, eventuali, effetti negativi durante la terza ondata, attesa per l'inverno. Rispetto alla primavera il numero dei contagi è SI pressochè raddoppiato, ma il covid 19 non è più un'incognita, un virus sconosciuto e oggi disponiamo di riserve sufficenti di dispositivi di protezione individuale, ha detto ancora il premier. L'esecutivo ha approntato un piano stategico a tre fasi, verde, arancione e rossa, facendo riferimento a diversi parametri, dal numero dei contagi giornalieri, all'incidenza cumulativa negli ultimi 14 giorni e al numero dei posti letto disponibili nei reparti covid e in terapia intesiva.

L'incidenza cumulativa delle ultime due settimane è di 106 contagi ogni 100 mila abitanti, solo una settimana fa era di 80, numeri questi che faranno scattare nei prossimi giorni il secondo pacchetto di misure anticovid della fase arancione, ha detto Janša. Il pacchetto prevede tra gli altri che nei locali, bar e ristoranti si serva esclusivamente ai tavoli, che dovranno venir disposti a debita distanza tra loro, il divieto di assembramenti sia pubblici che privati con più di 10 persone, ad eccezion fatta per eventi culturali, sportivi, funzioni religiose e matriomoni rispettando le regole anti-Covid.

Il pacchetto prevede inoltre la limitazione del numero di persone negli spazi pubblici chiusi, come negozi, banche, uffici postali, in base alle dimensioni dello spazio disponibile. Niente buffet o rinfreschi durante le manifestazioni, uso obbligatorio di disinfettanti nei condomini, negli esercizi commerciali e negli uffici, già comunque operativo, e divieto di visita nelle case di riposo e negli ospedali. Varate le misure anche per la fase rossa (che scatta con il superamento dei 140 contagi ogni 100mila abitanti, più di 250 ospedalizzati e più di 50 persone ricoverate in terapia intesiva) che prevede una graduale chiusura fino al lockdown totale, e la proclamazione dello stato di epidemia, che vogliamo assolutamente scongiurare, ha concluso Janša. (ld)

Foto: Televizija Slovenija
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