Il segretario di Stato presso il Ministero del Lavoro, Igor Feketija, ha evidenziato che la proposta di modifica della legge sull'occupazione, il lavoro autonomo e il lavoro degli stranieri recepisce nell'ordinamento giuridico sloveno la cosiddetta direttiva europea di revisione. La direttiva ha l'obiettivo di attrarre lavoratori altamente qualificati da paesi terzi, facilitando la mobilità tra gli Stati membri dell'UE e semplificando la valutazione e il riconoscimento delle competenze professionali, in particolare per il rilascio della Carta blu UE, nonché il riconoscimento delle esperienze professionali.
Oltre a questa direttiva, la proposta di legge introduce altre misure, focalizzandosi sulla tutela dei lavoratori stranieri. In particolare, per ottenere l'approvazione per l'assunzione, sarà introdotto un nuovo requisito: il datore di lavoro non dovrà aver licenziato lavoratori per motivi economici in passato. Inoltre, sarà creato un registro dei datori di lavoro condannati con sentenza definitiva per violazioni delle normative sul lavoro, che consentirà sia ai lavoratori stranieri che locali di identificare i trasgressori.
A fronte della crescente carenza di personale, soprattutto nei mesi estivi e invernali, verrà introdotto anche il lavoro stagionale nel settore del turismo e della ristorazione, che però potrà essere svolto solo con un contratto di lavoro regolare.
I deputati hanno anche discusso la proposta di modifica della legge sugli stranieri, che prevede l’adozione della direttiva europea nel sistema giuridico sloveno, con l'introduzione del permesso di soggiorno temporaneo per i nomadi digitali, ovvero coloro che lavorano da remoto utilizzando tecnologie digitali. Inoltre, la proposta prevede una procedura rapida per il rilascio del permesso di soggiorno temporaneo per motivi di interesse nazionale.
Secondo la proposta, inoltre, gli stranieri la cui richiesta di protezione internazionale è stata respinta avranno la possibilità di richiedere il rilascio del primo permesso unico prima della scadenza del termine per l'uscita volontaria dalla Slovenia, a condizione che siano stati attivamente coinvolti nel mercato del lavoro per almeno sei mesi.
Sono stati anche previsti provvedimenti per ottimizzare le procedure presso gli uffici amministrativi, nonché per notificare le decisioni agli stranieri direttamente al loro indirizzo di residenza all'estero o tramite modalità elettronica. Infine, la proposta prevede l’eliminazione di un’incongruenza costituzionale riguardante l’articolo 79 della legge, che tratta il test di legittimità delle restrizioni alla libertà di movimento degli stranieri.
Dionizij Botter
