Nella riunione del gruppo negoziale, la parte governativa ha proposto ai sindacati del pubblico impiego un aumento del valore delle tariffe salariali nella misura del quattro per cento con gli stipendi di settembre e non intende tornare sull'offerta. I sindacati, che propongono al governo un aumento del 12 per cento, studieranno la proposta fino alla prossima riunione del gruppo negoziale. La ministra della pubblica amministrazione, Sanja Ajanović Hovnik, ha spiegato che la misura del 4 percento rappresenta la metà del tasso di inflazione per il 2022 previsto dall'ufficio per le analisi macroeconomiche e lo sviluppo. La novità proposta come detto scatterebbe con le retribuzioni di settembre; alla fine dell'anno, una volta noto l'effettivo livello di inflazione, il 60 percento dell'aumento del costo della vita verrebbe affrontato adeguando il valore delle classi retributive, il 40 per cento eliminando le disparità salariali nel pubblico impiego. Il presidente della Confederazione sindacale di categoria, Branimir Štrukelj ha spiegato che i sindacati propongono ancor sempre un aumento del 12 per cento, con gli stipendi di ottobre. In ogni caso, ha detto, è positivo il fatto che il governo arriva ora con una proposta seria rispetto a due settimane fa, quando si era limitato a proporre una indennità una tantum anticrisi per i dipendenti fino alla 24.esima classe salariale, offerta accolta con un netto rifiuto dai sindacati. Štrukelj ha confermato che la nuova proposta verrà studiata fino al prossimo confronto tra le parti, previsto per il 29 agosto. In caso di risposta positiva all'offerta del governo, il costo per il bilancio dello stato sarebbe di 58 milioni di euro.
Delio Dessardo