Ad influire è stato il saldo negativo nell'interscambio commerciale con l'estero per il secondo trimestre consecutivo; aumento delle importazioni del 4,4 percento di fronte a un calo delle esportazioni dello 0,8. Complessivamente nella prima metà dell'anno la crescita economica è stata dell'1,4%. Secondo i dati destagionalizzati utilizzati per i confronti nell'UE, l'incremento su base annua nel secondo trimestre è stato dello 0,8 percento e nel confronto trimestrale dello 0,2. Attualmente ad incentivare la crescita sono soprattutto i consumi interni, mentre si registra un rallentamento nel settore dell'edilizia. La Banca di Slovenia aveva invece recentemente valutato che i dati disponibili per il secondo trimestre indicavano un rafforzamento più marcato dell'attività economica, fino a circa l'1 percento in un confronto trimestrale. Come detto il motore della crescita continua a essere soprattutto il consumo interno, cioè il consumo finale delle famiglie, come pure le riserve strategiche. La situazione si è stabilizzata nell'industria manifatturiera, ma non si registra ancora una ripresa significativa della produzione. Al contempo si denota un rallentamento nella realizzazione dei progetti pianificati, inclusi quelli riguardanti la ricostruzione post alluvioni, una tendenza riscontrata già nel primo trimestre, soprattutto negli investimenti in strutture edilizie. Per l'intero 2024 le previsioni nazionali ed estere parlano di una crescita di circa il 2,5 percento o poco inferiore. Molto dipenderà comunque dalle dinamiche nel campo degli investimenti pubblici, ma anche dall'andamento complessivo nell'Eurozona, dove la crescita continua a rimanere decisamente debole.
Delio Dessardo