Dopo che il Ministero del Lavoro ha preparato il materiale per la messa a punto del testo definitivo, /rispetto alla versione iniziale prevede una normativa meno rigida/, i datori di lavoro si aspettano ulteriori allentamenti, al contrario dei sindacati, che restano favorevoli alla prima bozza. Le parti sociali avrebbero dovuto discutere la bozza già il 23 febbraio, ma il confronto è stato rinviato all'8 marzo. Nel frattempo, datori di lavoro e sindacati sono restii a rilasciare dichiarazioni in merito alle modifiche proposte. La Camera di Commercio della Slovenia ha spiegato all'agenzia STA che viene accolto con favore qualsiasi cambiamento che elimini inutili burocrazie e ostacoli al processo lavorativo. Alcune soluzioni previste dall'ultimo emendamento sono invece impraticabili; le disposizioni della legge, questo il parere della Camera di Commercio, dovrebbero venir applicate soltanto nei confronti dei trasgressori.
Per l'Unione dei sindacati liberi della Slovenia, non sono invece necessarie particolari modifiche al disegno di legge iniziale. Come spiegato dalla presidente, Lidija Jerkič, la bozza presentata dal governo è accettabile.
L'ultima modifica alla legge è in vigore dallo scorso 20 novembre e ha generato notevole malcontento tra i datori di lavoro, che già prima l'avevano duramente criticata. Per tale motivo il Ministro del Lavoro, Luka Mesec, ha successivamente disposto l'attivazione di un apposito indirizzo elettronico, per aiutare quanti incontravano difficoltà nell'attuazione della legge e sul quale era possibile inoltrare suggerimenti per migliorarla. I termini sono scaduti il 20 febbraio. La scorsa settimana le organizzazioni dei datori di lavoro hanno invitato il ministro a concedere una proroga fino a quando non sarà trovata una soluzione definitiva. La risposta è stata positiva. In questo periodo gli ispettori continueranno a vigilare sull'attuazione della legge in qualità di consulenti, evitando di sanzionare i trasgressori, lo faranno però nei casi più gravi.
Delio Dessardo