Da lunedì e fino al primo settembre a tutte le manifestazioni, cortei compresi, in Slovenia sarà nuovamente necessario esibire i certificati GVT - guarito, vaccinato, o testato. Lo ha annunciato la portavoce del governo per il Covid, Maja Bratuša. "Verranno effettuate verifiche - ha precisato la Bratuša - e chi non avrà alcun attestato non potrà partecipare alle manifestazioni". Un'altra novità è prevista dal 23 agosto; si accorcerà la validità dei test per quanti lavorano a contatto con le persone: il certificato di negatività al tampone PCR sarà valido 72 ore, quello per il test rapido 48 ore.
Si susseguono intanto accorati appelli a vaccinarsi. "Se a breve avremo in Slovenia almeno il 60 per cento di vaccinati e adotteremo misure restrittive non drastiche, riusciremo a superare senza grossi danni la quarta ondata di contagi da coronavirus" ha detto Leon Cizelj dell'Istituto di ricerca Jožef Stefan. Cizelj ha ricordato che nel paese, su due milioni di abitanti, vi sono ancora 850 mila persone che potenzialmente potrebbero ammalarsi. E se gran parte di queste non si vaccineranno, secondo l'esperto, a settembre la situazione potrebbe nuovamente sfuggire di mano. (a.c.)
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