È stata ancora una volta una visita incentrata sui temi del dialogo e dei rapporti sempre più stretti e cordiali fra le comunità che vivono da una parte e dall’altra del confine fra Italia e Slovenia. Dal luglio scorso, quando Borut Pahor e Sergio Mattarella si tennero per mano di fronte alla Foiba e al monumento che ricorda i fucilati antifascisti sloveni a Basovizza, i già buoni rapporti fra le due comunità sembrano aver fatto un salto di qualità e la visita di oggi ne è stata un’ulteriore conferma.
La giornata a Trieste di Pahor è iniziata al comune, dove il Presidente ha incontrato il sindaco Roberto Dipiazza ricevendo il trittico dei sigilli storici di Trieste, il più alto riconoscimento municipale, finora conferito dal sindaco Roberto Dipiazza solamente al presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
Un gesto, ha detto Pahor, che rappresenta “un segnale che siamo sulla strada giusta, che dobbiamo continuare a percorrere all’insegna della convivenza, della cooperazione e dell’amicizia per la pace, il benessere e la prosperità di tutti noi e delle future generazioni”. Pahor ha anche ricordato che fra tre giorni ricorrerà il primo anniversario dell’omaggio con Sergio Mattarella ai luoghi della memoria, il momento, “come abbiamo confermato entrambi in diverse occasioni – ha detto - più importante del nostro percorso politico”.
Anche Dipiazza ha ricordato come “quel giorno a Basovizza abbiamo condiviso la storia complicata di queste terre: è stato un gesto importante che ci ha segnato in positivo”, ha aggiunto.
Dipiazza ha poi accompagnato Pahor a Santa Croce, Borgo dell’altopiano, dove il Presidente ha reso omaggio al monumento ai caduti.
Pahor è poi stato accompagnato in una breve passeggiata lungo le strade del paese dal Presidente del Museo della Pesca del Litorale triestino, Franco Cossutta, dalla Senatrice Tatjana Rojc e dai sindaci dei comuni del carso, assistendo a un breve concerto e intrattenendosi, fra gli altri, con dei i bambini che avevano in mano una bandiera slovena.
La visita si è conclusa sulla terrazza del teatro Albert Sirk: nel corso degli interventi la senatrice Rojc ha sottolineato il percorso di condivisione e dialogo, che ha dato “risultati straordinari come l’evento di Basovizza e la restituzione del Narodni Dom, che è ormai alle battute finali”.
Pahor è ritornato sul percorso che permetterà alle comunità di queste terre di costruire un futuro insieme, e si è complimentato con le amministrazioni e i cittadini. “Io e Mattarella, - ha detto – ci siamo tenuti per mano per darci sicurezza, ma alle spalle avevamo tutto il lavoro che voi avevate fatto in questi anni e per questo vi ringrazio tutti. Rimanete – ha concluso – sempre con questo spirito aperto e gioioso.”
Alessandro Martegani