Il vicepresidente della Commissione anticorruzione, David Lapornik, ha confermato che il ritardo si è reso necessario per ottimizzare le misure di sicurezza. "Abbiamo sfruttato questo tempo per effettuare ulteriori modifiche. L'applicazione è stata installata con successo sul cloud governativo - ha detto - ora ci stiamo concentrando sulle migliorie per gli utenti, sul collaudo in ambiente di produzione e su ulteriori ottimizzazioni per rendere lo strumento più efficace e veloce". Oltre alla nuova versione dell'applicazione Erar, la Commissione ha lavorato anche alla revisione del database Koruptio, che raccoglie tutte le informazioni gestite dall'ente e alimenta la stessa piattaforma Erar. Tuttavia, la Commissione precisa di non essere responsabile del contenuto dei dati, che provengono da diverse istituzioni, bensì di garantirne la mera corretta visualizzazione. Nessuna previsione, intanto, sulla nuova data di lancio. Dal punto di vista finanziario, la Commissione ha assicurato che il ritardo non comporterà costi aggiuntivi. La ristrutturazione di Erar è stata affidata a un'azienda esterna per un importo di circa 290 mila euro e ha richiesto circa due anni di lavoro. Resta ora da vedere quando gli utenti potranno finalmente beneficiare della versione aggiornata dell'applicazione, che promette maggiore trasparenza e funzionalità migliorate nella gestione dei dati pubblici.
M.N.