Foto: MMC RTV SLO
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Nella normativa, messa a punto un paio di anni fa, vengono in pratica mandati in pensione sistemi di riscaldamento ancora ampiamente utilizzati, come caldaie, pannelli e radiatori elettrici, oltre al riscaldamento a pavimento.
Pochi mesi prima della sua entrata in vigore, la normativa ha fortemente scosso l'opinione pubblica, perciò i partiti di coalizione chiedono l'abrogazione dell'articolo 17 o di cambiare lo stesso regolamento, definito dai Socialdemocratici "estremamente problematico". Il divieto, infatti, non è limitato soltanto alle nuove costruzioni, ma anche nel caso di ristrutturazione o manutenzione. La normativa è discriminatoria anche perché i consumatori non sempre hanno la possibilità di acquistare energia elettrica da fonti rinnovabili dai distributori di energia. Sempre secondo i Socialdemocratici, il Ministero per le Risorse naturali e la pianificazione territoriale ha spiegato che questa misura non sarà comunque attuata perché mancano ispettori per effettuare controlli. Un provvedimento che lo stesso Ministero ammette di non essere in grado di attuare in modo coerente non dovrebbe quindi entrare in vigore. La normativa, comunque, dice l'SD, avrebbe un grave impatto sulle fasce più deboli: "Le caldaie sono infatti la fonte di riscaldamento più economica e facile da installare e anche la più diffusa nelle case slovene".
Pure la Levica/Sinistra, è convinta che la normativa colpirebbe le fasce più deboli. Secondo la deputata Nataša Sukič, è importante fare uso il più possibile di energia da fonti rinnovabili, ma non "sulle spalle dei più poveri e della classe media". Lo Stato, ha aggiunto, dovrebbe quindi fornire un sussidio per coprire la differenza di prezzo tra caldaie elettriche e stufe elettriche e pompe di calore o impianti solari per le famiglie meno abbienti e della classe media.
Il Movimento Libertà ritiene che il regolamento sia inaccettabile e debba essere modificato. "Il Ministero per le Risorse naturali e la pianificazione territoriale ha garantito che proprio per questo motivo ora dovrebbero essere valutate le possibilità di adeguare al meglio la normativa", ha affermato il gruppo di partito.