Oggi il collegio di presidenza della Camera di Stato, per definire l'ordine del giorno della sessione straordinaria in programma domani. Saranno presenti i vari gruppi parlamentari. Oltre alle proposte di modifica al regolamento per la messa a punto dei bilanci 2018-2020, l'Aula esaminerà anche la proposta inoltrata da 5 partiti del centrosinistra di affidare a Marjan Šarec l'incarico di formare il nuovo governo. Šarec potrà contare sui voti del pentapartito che darà vita al governo di minoranza, sono 43, piu' i 9 del partito Sinistra che, in base al protocollo di collaborazione, ha garantito il sostegno all'esecutivo e a Šarec quale mandatario. Appoggio a Šarec è stato annunciato pure dai candidati ai seggi specifici per le comunità nazionali italiana e ungherese, Felice Žiža e Ferenc Horvath.
Oggi intanto prosegue il confronto all'interno del pentapartito sulla ripartizione dei dicasteri. Martedi è stata raggiunta una intesa sul numero dei dicasteri che spetterebbe ad ognuno; 5 alla Lista Šarec, più la poltrona di premier, 4 al partito del centro moderno, due ciascuno a socialdemocratici, Desus e Partito Alenka Bratušek. Divergenze sarebbero però sorte su quali dicasteri guidare, come Infrastruttura ed Economia. Quello della Salute dovrebbe andare alla Lista Šarec, visto che nessun altro si è fatto avanti. Per l'accordo finale bisognerà comunque aspettare la formalizzazione dell'incarico a Šarec quale mandatario. Dopo la nomina avrà due settimane di tempo per presentare la lista dei ministri, seguirà il voto in Aula. In gioco pure le vicepresidenze del Parlamento, che attualmente ha soltanto il presidente, Matej Tonin, di Nuova Slovenia. In base all'accordo tra pentapartito e Sinistra, il futuro presidente sarà Dejan Židan, leader dei socialdemocratici. Tonin ha già fatto sapere che si dimetterà soltanto dopo il giuramento del nuovo governo.