Da venerdì scorso il governo uscente sta coordinando gli interventi con quello entrante, che potrebbe entrare in carica la prossima settimana. L’obiettivo è quello di arrivare ad un passaggio di consegne concertato. Il nuovo premier Janez Janša ha rilevato che quella che si sta conducendo è una battaglia contro il tempo. La diffusione del virus non può essere fermata dall'oggi al domani, ha precisato Janša, ma si tratta di vedere se si sarà capaci di arginarlo e rallentarlo per non fare andare in collasso il sistema sanitario sloveno.
Oggi sono stati varati tutta una serie di provvedimenti con l'obbiettivo di limitare il contagio. Scatteranno i controlli al confine con l’Italia dove il personale medico sarà assistito dalla polizia. I dettagli verranno definiti a breve. E’ stato precisato che le forze dell'ordine possono mettere in atto il provvedimento nel giro di 48 ore e che probabilmente potrebbero chiusi i cosiddetti valichi “per il piccolo traffico di frontiera”. Si prevedono code e disagi. Intanto è stato stabilito che ai passeggeri che atterreranno all’aeroporto di Lubiana verrà misurata la temperatura corporea. Sconsigliati i viaggi non essenziali all’estero ed in particolare nelle zone più colpite dal virus, il riferimento è soprattutto alle regioni italiane.
Sono state vietate manifestazioni ed eventi al coperto, con più di cento persone, come pure tutte quelle all’aperto con un pubblico che potrebbe superare i 500 spettatori. Per i trasgressori previste multe draconiane. Le gare di coppa del mondo di sci alpino in programma a Kranjska Gora e quelle di voli con gli sci a Planica si svolgeranno a porte chiuse.
Nella Bassa Carniola, nei poliambulatori di Metlika, Črnomelj, Novo mesto e l’ospedale cittadino cancellate tutte le visite ordinare e quelle specialistiche. Le strutture restano operative per le emergenze. In quest’area è raccomandata l’introduzione della smart working, che consentirebbe alle persone di lavorare da casa.
Per il momento scuole e asili restano aperti, anche se non è escluso che prossimamente le lezioni possano venir sospese in alcune aree, in caso di necessità. Gli esperti rassicurano che il contagio in Slovenia è sotto controllo. Tutti hanno contratto il virus all’estero o sono entrati in contatto diretto con le persone infette. Per non diffondere il virus la raccomandazione è quella di seguire meticolosamente le procedure e soprattutto nel caso dell’insorgenza di sintomi di non recarsi dal medico di famiglia o al pronto soccorso, ma di contattare il personale sanitario che fornirà le indicazioni del caso.
Stefano Lusa