In Slovenia si potrà entrare da sei valichi: Rateče, Vrtojba- Sant'Andrea, Robič, Scoffie-Rabuiese, Fernetti e Krvavi Potok - Pese. Le altre vie d'accesso sono bloccate. Chiuso il traffico ferroviario tra Slovenia ed Italia. A vigilare ci saranno reparti di polizia, della protezione civile e personale medico. Le squadre sono già sul posto. Il provvedimento prevede che l'entrata in Slovenia sia consentita ai cittadini sloveni, ai residenti ed anche a coloro che sono in possesso di un test di laboratorio, non più vecchio di tre giorni, che attesti la negatività al coronavirus. Il documento dovrà essere redatto in sloveno, italiano o inglese. Chi non ne sarà in possesso potrà entrare comunque nel Paese se avrà una temeratura corporea inferiore a 37,5 gradi e non mostrerà chiari sintomi di infezione alle vie aeree, tosse e difficoltà respiratorie.

Per fronteggiare la crisi sono state sospese le visite specialistiche non urgenti e sono state prese tutta una serie di misure per poter consentire al sistema sanitario pubblico di poter affrontare in maniera efficace l'epidemia.

Le autorità da giorni evitano di dare informazioni dettagliate sui contagiati e invitano a non stigmatizzare gli ammalati. Segnalato un caso nella Marca Bianca in cui ad una famiglia colpita dal virus è stata presa di mira dai concittadini ed ora avrebbe paura a tornare a casa. Gli esperti dicono che fin ora è stato possibile mappare i contatti dei contagiati, ma con la diffusione del virus ciò, tra breve, potrebbe non essere più possibile. Rilevato che negli ultimi giorni gran parte dei contagi si sono propagati a causa del mancato rispetto delle indicazioni fornite dalle autorità. La raccomandazione è quella di seguire scrupolosamente le misure igeniche e preventive, mentre chi dovesse avere dei sintomi deve telefonare al proprio medico di famiglia o ai numeri dedicati senza recarsi al poliambulatorio di casa o al pronto soccorso.

Stefano Lusa

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