Il premier Robert Golob, insieme al ministro delle Finanze Klemen Boštjančič, al ministro della Pubblica Amministrazione Franci Prosp, alla segretaria di Stato Mojca Ramšak Pešec e ai rappresentanti sindacali Dragan Stanković e Frančišek Verk, hanno dato vita ad un vertice per risolvere rapidamente lo sciopero nelle unità amministrative. Attualmente, i dettagli specifici rimangono confidenziali. Secondo quanto riportato da Katja Arhar per Radio Slovenia, Verk ha espresso fiducia nell'andamento dei negoziati: "Abbiamo un team forte. Arriveremo a un accordo o almeno a ciò per cui abbiamo lottato." Verk, presidente del sindacato degli organi statali, ha sottolineato il ruolo decisivo del premier Golob nel risolvere la situazione e si è detto ottimista riguardo alla possibilità di un accordo nelle prossime intense sessioni negoziali. Stanković ha confermato all'agenzia di stampa STA che sono stati raggiunti accordi preliminari su alcune possibili soluzioni, ma non è ancora possibile discutere dettagli specifici. Ora si attende una bozza di accordo da parte del governo, che verrà esaminata dai dipendenti delle unità amministrative in sciopero. Stanković prevede che entro la prossima settimana i dipendenti esprimeranno il loro parere sulla bozza e comunicheranno al governo la loro decisione. Inizialmente, a fine gennaio, i dipendenti di 41 delle 58 unità amministrative hanno scioperato per tre giorni consecutivi, seguiti dallo sciopero settimanale che ha coinvolto la maggior parte delle unità dal 13 marzo. A partire dal 15 maggio, i dipendenti di 34 unità hanno iniziato uno sciopero continuo, rivendicando un aumento salariale di sette livelli, l'armonizzazione dei titoli con quelli dei ministeri e un potenziamento del piano del personale in specifiche unità. Secondo i dati recenti del ministero per la Pubblica Amministrazione, attualmente i dipendenti continuano lo sciopero quotidiano in 23 unità amministrative e il mercoledì in altre 14 unità.
Corrado Cimador