
La notifica di un'indagine nei confronti di tre deputati di Nuova Slovenia - Janez Žakelj, Jožef Horvat e Jernej Vrtovec -, oltre che del leader del partito Tonin è di qualche giorno fa. Ma la notizia è deflagrata solo ieri, quando lo stesso Tonin ha reso pubblica l'indagine per abuso di potere. L'obiettivo secondo lui è chiaro: ostacolare l'attività della Commissione parlamentare di sorveglianza e monitoraggio sugli apparati di sicurezza (Knovs), presieduta da Nuova Slovenia. In una conferenza stampa di qualche settimana fa Žakelj, che la presiede, aveva denunciato la scarsa collaborazione della polizia durante un'indagine dei membri della commissione, a differenza dei Servizi segreti che avevano messo a disposizione tutta la documentazione richiesta. Al centro del contendere presunte intercettazioni illegali portate avanti con il solo scopo di intimidire e di seguire le indicazioni del governo, secondo i parlamentari di Nuova Slovenia. Tonin ha definito inaccettabile che una commissione di garanzia per l'opposizione sia ostacolata, e ha deciso per questo di informare le istituzioni europee sull'utilizzo politico dei poteri di polizia. Addirittura secondo Vrtovec l'attuale governo ha messo in crisi il funzionamento dello stato di diritto, e anche se la polizia respinge tutte le accuse di abuso di potere, che fra esecutivo e alcuni settori della polizia ci sia un rapporto poco lineare è fuor di dubbio, come dimostrano i ripetuti ammonimenti della Commissione per la prevenzione della corruzione, dove è ancora in corso il procedimento nei confronti di Golob, accusato dall'ex ministra Bobnar di ingerenze indebite nell'operato della polizia.
Valerio Fabbri