In questi giorni il Kinodvor di Lubiana sta ospitando la seconda conferenza internazionale sull'educazione attraverso i film. Il programma combina approcci accademici, esperienze e buone prassi. Il cinema viene analizzato come strumento per stimolare i giovani alla riflessione sul mondo nel quale viviamo, usando metodologie interattive che completano i curricula scolastici. Il nostro inviato Antonio Saccone ha intervistato Igor Prassel della Cineteca Slovena, tra i partner dell'evento.
Quanto è importante organizzare questi tipi di conferenze?
È importantissimo, perché l'educazione attraverso il cinema è molto importante al giorno d'oggi. È importante per capire come portare al cinema i gruppi delle scuole e degli asili, per sapere cosa presentargli. In queste conferenze vengono delle idee, si viene a conoscenza con buone prassi. Per cui si può pensare a fare le cose diversamente rispetto a come le facciamo di solito: a volte si tende a ripetersi, di anno in anno. Qui riesci a capire che è importante cambiare le cose, considerando anche contenuti sperimentali o differenti.
Quanto è importante la dimensione internazionale di queste conferenza?
È molto importante, specialmente per la Slovenia, un paese piccolissimo dove ci conosciamo già tutti e già sappiamo cosa facciamo. Quando viene qualcuno dall'estero, come in questo caso austriaci e olandesi, si può capire come la pensano loro, quale è la situazione nei loro rispettivi paesi.
Pensi che nello sviluppo futuro del cinema ci sarà un utilizzo maggiore dei film educativi?
Sicuramente. Qui parliamo sia di guardare i film al cinema che nelle classi. Questo è il tema di un progetto europeo che il Kinodvor e la Cineteca Slovena stanno mettendo insieme quest'anno, dove intendiamo parlare di film sia nei cinema che nelle scuole.