In Slovenia, l'accesso alle armi legali è soggetto a una procedura complessa. L'acquisizione e il possesso delle armi richiedono l'ottenimento di una specifica licenza, la cui concessione è subordinata al soddisfacimento di criteri prestabiliti. Tali criteri includono l'essere maggiorenni, rispettare le leggi senza precedenti di ordine pubblico, dimostrare affidabilità e fornire una giustificata ragione per possedere armi, come ad esempio per caccia, sport, sicurezza o collezionismo. È inoltre richiesto il superamento di un esame medico e di un test sulla gestione delle armi, condotto da una commissione nominata dal ministero degli affari interni. Quest'ultimo ha recentemente segnalato un aumento delle richieste di permesso di acquisto di armi. Tuttavia, la durata del rilascio del certificato d'arma o del permesso di possesso può variare. Questo aumento di richieste riguarda diverse finalità, tra cui lo sport, la caccia e la sicurezza. Attualmente, in Slovenia, sono registrate 45.369 persone con licenza d'arma o permesso di possesso, coprendo un totale di 159.509 armi, principalmente armi da caccia. L'aumento dei permessi per armi di sicurezza è attribuito a modifiche legislative introdotte nel 2021.
Ha destato non poca indignazione dell'opinione pubblica l'appello del leader del principale partito di opposizione SDS, Janez Janša, che dopo una manifestazione a Lubiana per i diritti dei Palestinesi ha scritto su X: "Non è più tempo di scherzare - armatevi - legalmente". La polizia sta indagando su possibili violazioni legali in questo contesto. Nonostante l'aumento dell'interesse, il Ministero degli Interni non fornisce motivazioni specifiche per il rilascio dei permessi per armi di sicurezza, poiché le decisioni sono gestite dalle unità amministrative locali, le quali richiedono interviste approfondite, certificati appropriati e conferme di minacce da due testimoni. Le procedure risultano meno rigorose per i permessi concessi a soldati e poliziotti. Nel corso del 2022, la polizia ha rilasciato numerosi certificati, indicando una tendenza crescente nelle richieste di armi di sicurezza. Tuttavia, il Ministero della Difesa segnala pochi certificati concessi ai soldati.
Corrado Cimador