Numerose le violazioni riscontrate dalla polizia durante la manifestazione a Lubiana contro i provvedimenti anti-Covid del governo, mi particolare contro l'obbligo del Green pass. A partire dal fatto che non era stata annunciata, quindi era priva di autorizzazione, gli agenti hanno denunciato 52 persone per varie infrazioni, come violazione della legge sugli assembramenti, danneggiamento di beni pubblici, possesso di oggetti pericolosi. Cinque i fermi, gli interessati sono stati nel frattempo rilasciati. Due i poliziotti leggermente feriti, presi di mira dai manifestanti. La polizia continua con le verifiche, tra l'altro visionando le videocamere di sorveglianza.

Foto: MMC RTV SLO/Foto: MMC RTV SLO
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Intanto il presidente della repubblica, Borut Pahor, si dice disposto a ricevere i protagonisti delle proteste se proporranno il dialogo; "le proteste sono parte integrante di una società democratica ma", avverte il capo dello stato, "devono rimanere pacifiche, le violenze non hanno giustificazioni. Il dialogo è l'unica soluzione, non sempre si ha fortuna e soprattutto non subito, ma bisogna insistere su questa strada" ha aggiunto Pahor, a margine di una visita a Maribor. Ha spiegato di aver già incontrato alcuni rappresentanti della società civile che protestano contro le misure del governo per contenere l'epidemia di coronavirus. "Molti governi, compreso quello sloveno, sono alle prese con proteste e anche con misure non sempre appropriate nella gestione dell'emergenza. Ma a prescindere da questi errori" avverte ancora Pahor, "non dobbiamo respingere o bocciare ogni provvedimento in quanto ciò mette in pericolo la salute pubblica."
Il capo dello stato ha poi ribadito che la vaccinazione, a suo avviso, rimane l'unico modo per risolvere la crisi causata dall'epidemia. "Se altri paesi hanno successo, non c'è motivo di dubitare che lo stesso può valere anche per la Slovenia", ha detto Pahor.

Delio Dessardo

Foto: Televisione Slovenia
Foto: Televisione Slovenia