Foto: BoBo
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La proposta avanzata dal Consiglio di Stato e armonizzata con la coalizione ha trovato pieno sostegno da parte di tutti i partiti dell'arco parlamentare. A salutare le modifiche è stato anche il garante per le pari opportunità Miha Lobnik, la società civile e le organizzazioni governative che si occupano di persone con disabilità che dal 2019 si battono affinchè il diritto di voto venga nuovamente esteso a tutti i cittadini maggiorenni senza discriminazioni. Con la Slovenia indipendente nel '92 il diritto di voto venne negato alle persone con gravi infermità, con disabilità intellettiva o insufficienza mentale, affetti da autismo o sindrome di Down sotto tutela, la Corte Costituzionale nel 2003 dichiarò incostituzionale la norma, ma nel 2006 una modifica di legge negò nuovamente il diritto di esprimere il proprio voto a tutti i cittadini maggiorenni come sancito anche dalla Costituzione. E' arrivato il momento che anche la Slovenia faccia un importante passo in avanti nel processo democratico, hanno rilevato i proponenti, ridando dignità a tutti, riconoscendo alle persone con disabilità intellettive i propri diritti fondamentali così come stabilito dalle direttive europee in materie e dalla Convezione internazionale sui diritti delle persone disabili che garatisce il diritto di voto attivo e passivo, di eleggere e di venir eletti. Tenendo conto del sostegno unanime, di maggioranza e opposizione, che la legge ha ottenuto al comitato interni la norma dovrebbe passare anche in Parlamento, saranno necessari i due terzi, e già in occasione delle elezioni europee del 9 giugno il diritto di voto sarà esteso a tutti. Alle persone con disabilità intellettiva sarà assegnato un accompagnatore, tutore per aiutarli nell'espletare il voto. E' stato ricordato che già oggi esistono degli strumenti per salvaguardare la validità dell'esercizio di voto degli elettori non autosufficenti. (ld)