Dopo le ennesime trattative andate a vuoto il direttore della STA Bojan Veselinovič ha deciso di rassegnare le dimissioni, comunicando le sue intenzioni al Consiglio di vigilanza dell'Agenzia di stampa. Non posso e non voglio sottostare alle condizioni con le quali il rappesentante del Governo estorce il pagamento per il servizio pubblico, che l'Agenzia di stampa slovena svolge gratuitamente già da 273 giorni, ha affermato aggiungendo che non collaborerà mai con chi calpesta l'autonomia dei giornalisti.
Veselinovič ha ricordato l'obbligo dello Stato, previsto dalla legge, di pagare mensilmente il servizio pubblico della STA, come confermato anche dalla Corte suprema. Sarebbe tenuta a farlo anche quest'anno senza un contratto, ciononostante abbiamo negoziato. Purtroppo è emerso che hanno temporeggiato volontariamente con sempre nuove richieste, ha aggiunto. Veselinovič ritiene inoltre che la soluzione all'attuale situazione in cui si trova la STA e il rispetto degli obblighi previsti dalla legge è evidentemente in contrasto con gli interessi politici dell'attuale Governo. Veselinovič auspica che le sue dimissioni possano contribuire alla soluzione del contenzioso e che la STA possa far valere le sue ragioni anche in tribunale.
I dipendenti dell'Agenzia stampa si aspettano che i responsabili risolvano immediatamente la situazione della STA nel rispetto della legge e preservino l'autonomia istituzionale e l'indipendenza della redazione. Continueranno inoltre a opporsi con forza a qualsiasi tentativo di fare pressione sul lavoro giornalistico. Il comitato di redazione, il consiglio dei lavoratori e il sindacato dei giornalisti della STA si dicono dispiaciuti del fallimento delle trattative tra la direzione e l'Ufficio per le comunicazioni del Governo sul finanziamento del servizio pubblico, previsto dalla legge, su base del piano aziendale della STA, che garantirebbe inoltre l'autonomia istituzionale e l'indipendenza editoriale dell'Agenzia di stampa slovena.
La situazione alla STA non è stata mai cosi allarmante hanno detto dall'Associazione dei giornalisti. Dopo un anno di ricatti da parte del Governo adesso sono rimasti senza direttore e posti davanti ad un bivio, firmare un accordo dannoso sui finanziamenti statali oppure dichiarare fallimento. Ma la soluzione sarebbe un'altra, rilevano, ovvero che il Governo rispetti i propri obblighi contrattuali nei confronti della STA. Il sindacato dei giornalisti invita l'esecutivo ad adempiere i propri obblighi finanziando l'Agenzia, altrimenti si rischia lo sciopero.
E' interventuto in meito allo scontro STA governo e alle dimissioni di Veselinovič il capo dello stato Borut Pahor. Auspico, ha detto, che l'esecutivo trovi quanto prima il modo di finanziare la STA, l'agenzia è un' importante istituzione nel settore dei media, che svolge una funzione unica nel suo campo. Pahor si è appellato affinchè si dimostri una volontà politica che porti alla soluzione della vicenda. L'opposizione dal canto suo chiede una riunione straordinaria della Camera di Stato, per affrontare la questione. E preoccupazione giunge da Bruxelles.
La commissione europea si riferisce all'aggravarsi della situazione nel quadro dell'intera vicenda e invita il Governo sloveno ad agire con decisione per garantire l'indipendenza dell'agenzia che fornisce un servizio pubblico, nonchè finanziamenti adeguati. L'esecutivo comunitario segue da vicino e con molta attenzione gli ultimi sviluppi, ha detto il portavoce Christian Wigand, ricordando di aver più volte sollecitato una giusta soluzione.
Il direttore dell'ufficio governativo per le comunicazioni, Uroš Urbanija, dopo le dimissioni di Veselinović ha twittato- sembra che non avesse un sincero desiderio di firmare l'accordo tra STA e governo e mettere quindi a posto le cose. Non avendo più argomenti validi per rifiutare la firma ha preferito dimettersi, così ancora Urbanija.