Subito dopo l'insediamento la ministra aveva annunciato una rapida ripresa, già questo mese, del confronto con i sindacati. Alla vigilia ha detto di attendersi in tempi brevi il raggiungimento di un linguaggio comune, un punto di incontro che renda possibile un accordo per i 185 mila dipendenti pubblici che soddisfi tutti. Considerate le aspettative dei sindacati, che insistono affinché' venga trovata una soluzione ai problemi strutturali che affliggono il sistema salariale nel pubblico impiego, sarà un lavoro molto impegnativo. Branimir Štrukelj, a capo della confederazione sindacale del pubblico impiego e segretario generale del sindacato educazione, istruzione, scienza e cultura, ha spiegato all'agenzia STA che le loro proposte sono note da tempo: soprattutto per quanto riguarda l'ammontare dell’indennità per le ferie, che dovrebbe essere maggiore per i dipendenti con salari più bassi, concretamente nel caso in cui lo stipendio base non superi il livello 30 della scala salariale e l'armonizzazione delle fasce retributive.
Una delle questioni da risolvere riguarda proprio le disparità salariali, conseguenza di aumenti in busta paga soltanto per determinati settori del pubblico impiego. Il mese scorso, lo ricordiamo, il gruppo negoziale di uno dei sindacati rappresentativi del pubblico impiego, quello guidato da Jakob Počivavšek, aveva trasmesso a Robert Golob, una serie di richieste per regolamentare le questioni ancora irrisolte, tra cui un accordo rapido sull'adeguamento del valore delle classi retributive portandolo almeno al livello dell'inflazione nel 2021 e parzialmente alla crescita della produttività, nonché' un'intesa per un adeguamento annuale automatico del valore delle classi salariali non inferiore all'aumento del costo della vita.
Un'anticipazione alla ripresa formale del dialogo sociale si è avuta venerdì, quando il ministro dell'istruzione, la scienza e lo sport, Igor Papič, ha incontrato i sindacati di categoria. Un confronto di carattere conoscitivo, che ha pienamene soddisfatto le parti.
Delio Dessardo