Oggi riprendono in tutta Slovenia una serie di attività sportive all'aperto che possono svolgersi garantendo la distanza di sicurezza per evitare il contagio da COVID 19. Tra queste anche il tennis, con la riapertura quindi delle strutture ad esso dedicate. Ma cosa ha significato questo mese di chiusura per i gestori degli impianti. Ce lo spiega Aldo Zigante che da anni gestisce i campi da tennis vicino alle Terme di Strugnano.
“Per noi è stato un bel colpo basso, perché sul Litorale istriano il boom è praticamente il periodo pasquale, con clienti che arrivano dall’Austria e dalla Germania”, dice, “queste settimane quindi ci danno in genere un po’ di ossigeno prima dell’inizio della stagione, visto che di inverno si lavora poco. Speriamo, quindi, che adesso si possa tenere aperto almeno un po’ per la nostra gente, permettendo magari di potersi spostare da un Comune all’altro, visto che molti hanno i loro circoli al di fuori di dove risiedono”.
Oggi racconta Zigante “la riapertura è stata diciamo normale. I campi erano pronti. I sanitari e le docce chiusi, come d’altronde il bar . Si può giocare solo il singolo e vietati i doppi. Diciamo che c’è sempre un po’ di paura visto che dopo che si è giocato tutti vogliono magari sedersi anche solo dieci minuti per riposarsi e neanche questo in teoria si potrebbe fare”.
D’altronde il tennis è per molti amatori soprattutto un momento di socializzazione. “Dopo una partita “, ci conferma Zigante “si fa sempre un po’ di chiacchiere. Ora, invece, tutti ci guardiamo attorno con la paura che arrivi la polizia o che qualcuno dica qualcosa”.
“Purtroppo questo lunedì il tempo è quello che è”, conclude Zigante, “ed è un peccato visto che fino a venerdì dicevano che si sarebbe potuto giocare questo fine settimana, quando ci sono state bellissime giornate e poi alle 7 di sabato ci hanno avvertito che si inizia appena oggi”.
Una beffa per gli amanti del tennis che sembrano almeno per oggi essere vittime della famosa legge di Murphy, vista la bora che non aiuta il gioco. Gli unici forse a godere con un po’ di sadica soddisfazione sono tutti gli amanti degli sport ancora vietati, che sono ancora in attesa di poter riprendere il loro hobby, sempre che continui l'attuale trend di calo dei contagi.
Barbara Costamagna