Tra i presenti i ministri i cui dipartimenti sono più fortemente coinvolti nella costruzione dei rapporti con gli sloveni nel mondo, come il Capo dicastero degli esteri Anže Logar, della Cultura Vasko Simoniti, dell'Istruzione Simona Kustec e per gli Sloveni all'estero, Helena Jaklitsch, nonché il Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Economia Ajda Cuderman e il Sottosegretario di Stato al Ministero delle Finanze, Peter Ješovnik.
In apertura il Premier Janez Janša ha ribadito che i connazionali all'estero sono dei veri e propri ambasciatori. Alla conferenza erano in collegamento on line i rappresentanti delle comunità di Australia, Brasile, Germania, Canada e Balcani occidentali mentre fisicamente hanno presenziato gli esponenti di Argentina e Lussemburgo. I rappresentanti politici hanno fatto una disamina della situazione e della necessità di rafforzare la partecipazione delle istituzioni socioeconomiche con le singole realtà all'estero e di approntare un piano strategico a lungo termine. La pandemia di coronavirus ha coinvolto inesorabilmente anche la comunità slovena all'estero e i suoi circoli culturali nel mondo da un giorno all'altro sono stati costretti a fermarsi ma cio' non ha indebolito la loro volontà di riprendere le attività non appena il virus sarà debellato, è stato detto.
La cultura serve a modellare la personalità dei singoli, e contribuisce attivamente alla creazione e al mantenimento di un'identità.
Helena Jaklitsch, ministro per gli sloveni all'estero e vicepresidente del Consiglio, ha ribadito che l'ufficio che rappresenta in futuro punterà ad essere perno e collante fra le varie istituzioni e le comunità slovene all'estero e si impegnerà attivamente nelle singole iniziative.
La cultura va alimentata in seno ad una comunità, perché assume valore di patrimonio, ossia un bene tramandato dai padri che diviene eredità e tradizione che caratterizza la singola persona e la società di appartenenza. Pertanto, la cultura va implementata, a riguardo verrà coinvolto maggiormente il ministero dell'istruzione, in quanto è compito di tutti riscoprire, studiare e approfondire la dinamica interna da cui sorge la cultura e le forme esteriori nelle quali si concretizza, si struttura e si valorizza.
I presenti altresì hanno rilevato che la salvaguardia della propria cultura e della propria identità è l'unica arma per difendersi da astrusi preconcetti e chiusure mentali e il fatto che negli ultimi tempi molti giovani abbiano lasciato la Slovenia per trasferirsi all'estero deve responsabilizzare tutti a mantenere i contatti con loro. Pertanto, le comunità slovene all'estero abbisognano del sostegno e del supporto della nazione madre e di tutte le sue istituzioni.
Corrado Cimador