La Slovenia non proclama lo stato d'emergenza. Siamo ancora lontani da un'epidemia, ha detto la direttrice dell'Istituto nazionale per la salute pubblica Nina Pirnat, che spera che i provvedimenti addottati fino ad oggi riescano a circoscrivere la diffusione del virus. Resta in vigore ha ricordato il Ministro della salute Šabeder, il decreto di sospensione dei grandi eventi e manifestazioni con più di 500 persone presenti, pur consigliando di evitare feste e raduni in luoghi chiusi meno affollati. Šabeder ha comunque denunciato il mancato rispetto in diversi casi del decreto firmato sabato alle 19, consapevole che per molti gestori di locali e organizzatori di eventi questo significhi un danno economico non indifferente, ma la salute pubblica, ha ribadito, è al primo posto.
Il premier uscente Šarec, che non ha escluso l'inasprimento dei provvedimenti in caso di epidemia, ha detto che il Governo sta monitorando la situazione, che per il momento non si chiudono nè scuole nè si blocca l'attività economica e ha confermato che questo lunedì si terrà la riunione allargata del Consiglio per la sicurezza nazionale per discutere dell'emergenza coronavirus. Šarec ha sconsigliato viaggi all'estero e in particolare nella vicina Italia, se non necessario.
Sono quindi 16 i casi di coronavirus accertati, 4 i nuovi contagiati, tra cui una 31enne di Santa Lucia, nel comune di Pirano, che vive e lavora in Svizzera. Tornata a casa e presentando alcuni sintomi sospetti, ma senza febbre, voleva sottoporsi al test ma i medici non lo hanno ritenuto necessario. La donna, rimasta tutto il tempo in isolamento volontario, di sua iniziativa si è presentata all'Ospedale di Isola dove si è sottoposta al tampone, risultato positivo. Adesso di trova in buone condizioni alla Clinica per le malattie infettive di Lubiana. Gli altri 3 nuovi contagiati provengono dall'area di Metlika, sarebbero operatori sanitari presso la Casa della Sanità di Metlika da dove proviene il medico contagiato, il cosiddetto paziente zero, e dove, da subito è stato attivato il protocollo di sicurezza. Le generalità dei contagiati non sono state rese note, va rispettata la normativa sulla privacy per evitare stigmatizzazioni ha detto Šarec, ma a quanto riferito sono risultati positivi mentre erano già in quarantena. (ld)