Musei, gallerie d'arte, archivi e biblioteche: luoghi della cultura che resistono alla corsa del Covid. La Biblioteca centrale di Capodistria, un'importante istituzione al servizio di entrambe le comunità linguistiche del territorio, continua ad operare a orario pieno, ed è possibile accedere liberamente per utilizzare il servizio di prestito e cercare libri a scaffale. Sono regolarmente aperte anche le sedi decentrate della Srečko Vilhar, naturalmente con modalità idonee ad evitare il contagio. A mascherina, disinfezione delle mani e distanziamento si aggiunge l'obbligo di usare i cestini (disinfettati dopo ogni impiego) per riporre i volumi o anche effetti personali: fungono da contapersone per gestire il numero di ingressi. La Biblioteca centrale, comunque, incentiva l'interazione online, che è gradita per prenotare opere in prestito.
Nonostante l'avanzata del morbo la Vilhar continua ad essere ben frequentata, racconta il direttore David Runco. "Il numero dei prestiti in questo periodo rientra nella media
degli anni addietro". Forse, ipotizza il direttore, "i nostri utenti desiderano avere in casa qualche libro in più nel caso succeda qualcosa di imprevisto ...".
Nell'eventualità di un inasprimento delle misure di contenimento del virus, aggiunge Runco, "cercheremo di non bloccare il prestito, servizio basilare. E non andranno a cadere neppure gli eventi culturali. Semplicemente, si trasferiranno sul web".
Un primo appuntamento online è in programma già sabato prossimo, con la lettura delle fiabe di Gianni Rodari, il maestro della fantasia di cui il 23 ottobre si celebra il centenario della nascita. (ornella rossetto)
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