I senzatetto sono solitamente una presenza discreta nel tessuto urbano lubianese. Tuttavia, in epoca di quarantena, la loro presenza spicca tra le strade deserte. La Capitale è infatti la città nella quale vive la maggior parte dei senzatetto in Slovenia. Il numero è in crescita, ci dicono le associazioni, anche perché in molti si trasferiscono dalle altre regioni del paese.
E' difficile fare una stima, ma si va da poche decine di persone che dormono in strada fino alle diverse centinaia che si avvalgono dei servizi forniti dai vari enti del territorio. Di sicuro per questo segmento di popolazione la situazione è particolarmente difficile.
Per limitare gli assembramenti le associazioni e i vari centri sono chiusi o riducono all'osso i servizi, anche perché mancano mascherine e disinfettante. In qualche modo, pasti, vestiti e coperte continuano a essere distribuiti. Per quanto riguarda i posti letto, l'offerta si comprime e la domanda cresce: tuttavia, grazie all'interessamento del Comune di Lubiana, la situazione dovrebbe sbloccarsi presto. In via di risoluzione anche la questione dell'igiene personale: nelle prossime ore dovrebbe essere aperto un bagno pubblico munito di docce.
Permane il problema tradizionale legato alla salute, sia per la difficoltà di isolarsi e proteggersi, che per l'accesso all'assistenza sanitaria e alle medicazioni, di cui molti necessitano. Inoltre l'assenza di persone dalle strade riduce un'importante voce di entrata economica: l'elemosina o le vendite di "Kralj Ulice" (I Re della Strada). Si tratta di una rivista gestita dall'omonima associazione attiva sul territorio: al momento raccoglie fondi attraverso la vendita online.
Antonio Saccone