A Palazzo Pretorio di Capodistria la quarta riunione della Commissione mista Slovenia - Friuli Venezia Giulia presieduta dal vicepremier e ministro degli esteri sloveni Miro Cerar e dal presidente della regione FVG Massimiliano Fedriga.
Eccellente stato dei rapporti bilaterali tra Slovenia e Regione Friuli Venezia Giulia; ottimo l'interscambio commerciale che solo nello scorso anno, ha detto Cerar, è stato di oltre 950 milioni di euro. Fedriga dal canto suo ha ribadito che si stanno alimentato rapporti di collaborazione su progetti estremamente concreti. "Chi vive su confine- ha detto il governatore del FVG- deve avere la percezioone dei vantaggi che questo comporta". Il ministro degli esteri sloveno sottolineato che quello che accomuna la Slovenia ed il FVG è la volontà di incrementare e rafforzare la collaborazione in tutti i settori, come l'impegno in favore della comunità slovena in Italia, l'attuazione della legge di tutela globale e il mantenimento della loro rappresentanza politica a livello regionale e nazionale. Dello stesso avviso anche Fedriga: "Avevo sottolineato in maniera ufficiale alle forze politiche rappresentate in Parlamento, la necessità di operare per una legge elettorale che possa dare queste garanzie e lo dico perché credo fortemente che la rappresentanza all'interno delle assemblee legislative delle minoranze debba avere la libertà di rappresentare le minoranze e non un partito politico che ospita le minoranze."
Le diplomazie slovena e italiana sono al lavoro per il ritorno definitivo del Narodni Dom di Trieste alle istituzioni della comunità slovena nel centenario dell'incendio della Casa del popolo che si commemorerà nell'estate del prossimo anno. Cerar intende affrontare tutte le tematiche inerenti la minoranza slovena in Italia il prossimo mese a Roma durante la visita alla Farnesina e i colloqui con l'omologo Luigi Di Maio.
Per quanto concerne le questioni della comunità nazionale italiana, tra cui la sorte dei programmi di Radio e Tv Capodistria, nessun accenno dei colloqui bilaterali, ha dichiarato Cerar, il tema non è strettamente di competenza del mio dicastero ma il Governo sta facendo di tutto affinchè i diritti delle comunità nazionali vengano attuati e rispettati ai massimi livelli. Fedriga ha detto di aver avuto un incontro informale con il deputato al seggio specifico al Parlamento sloveno Felice Žiža e con l'ambasciatore italiano a Lubiana Paolo Trichilo e che la questione satellite è di pertinenza di Roma, la regione, ha detto, non ha competenze dirette.
Centrale invece il tema della sicurezza. Sì alle pattuglie miste per contrastare le migrazioni illegali e l'implementazione con nuove tecnologie della protezione dei confini nazionali nel rispetto delle regole di Schengen. Sottolinata la necessità che l'Unione europea con Frontex si prenda un impegno serio per collaborare con i paesi che contrastano le immigrazioni illegali sulla rotta balcanica.
Miro Cerar e Massimiliano Fedriga inoltre hanno espresso il pieno appoggio alla candidatura di Gorizia e Nova Gorica a capitale europea della cultura 2025, un esempio unico è stato detto di candidatura transfrontaliera e transnazionale. Cerar ha specificato che si tratta della sua posizione e di quella del Ministero degli Esteri, mentre il Governo ovvero il Ministero della Cultura non si sono ancora espresso in merito in maniera ufficiale. In corsa, come noto, anche Pirano. (ld)