Non è escluso che a breve venga nuovamente proclamato lo stato di epidemia. I paramentri stabiliti dal piano strategico del Governo per contrastare la diffusione del covid potrebbero presto venir soddisfatti. I dati della giornata di ieri sono allarmanti 834 nuovi casi a fronte di poco meno di 5mila 200 tamponi processati; è positivo il 16% dei testati, la percentuale più alta finora registrata, ha commentato il portavoce dell'esecutivo per l'emergenza covid Jelko Kacin. E' urgente un cambio di rotta, ha detto, siamo tutti chiamati a fare la nostra parte in questa battaglia contro il virus.
Gli ospedali e le terapia intesive sono sotto pressione e al limite delle capacità, attualmente sono 242 gli ospedalizzati, 45 in terapia intesiva, più della metà dei pazienti ha bisogno del respiratore. 4 i decessi registrati che fanno salire il bilancio delle vittime a 180. L'incidenza cumulativa degli ultimi 14 giorni è salita a 258 contagi ogni 100mila abitanti.
Salito a 9 il numero delle regioni statistiche in zona rossa, che supearno la soglia dei 140 contagi ogni 100 mila abitanti, aggiunte anche Podravska, con capoluogo Maribor e Pomurska con capoluogo Murska Sobota. Restano formalmente nella zona arancione la regione Costiero carsica, Goriziano e Carniola Interna con Postumia, anche se le ultime due, con l'aggiornamento odierno dei dati, supererebbero la soglia di sicurezza. Solo nella regione costiera è più bassa, 73 contagi ogni 100 mila abitanti. Ieri 7 nuovi casi a Capodistria, 2 a Isola e 1 a Pirano.
Kacin ha ricordato che nelle zone rosse sono scattate oggi le nuove e più rigide misure anticovid, per le nuove zone rosse entreranno in vigore domani, per esempio il divieto di spostamento tra queste regioni se non per motivi inderogabili, il divieto di assembramento, pubblico e privato, con più di 10 persone e limitazioni per diverse attività. Vietati anche i riti religiosi e le messe, mentre nelle regioni arancioni si possono svolgere ma alla presenza di solo 10 fedeli alla volta e nel rispetto delle norme igienico sanitarie. L'arcivescovo metropolita di Lubiana, Stanislav Zore, intervenuto nel corso della consueta conferenza stampa governativa, ha ricordato che quest'anno per le festività di Ognissanti non ci saranno eventi pubblici, come le tradizionali messe e benedizione delle tombe per la commemorazione dei defunti e che le ore di catechismo si svolgeranno in presenza per i bambini dalla prima alla quinta classe, a distanza per i più grandi, così come succederà nelle scuole elementari e medie superiori di tutto il paese a partire da lunedì. (ld)