In Slovenia a fronte di una popolazione di 2.080.908 abitanti, e l'impegno del Governo attraverso il Ministero del Lavoro, famiglia, affari sociali e pari opportunità a sostegno dell'attuazione della rete per la protezione sociale, asse portante della strategia nazionale di riduzione della povertà, il numero dei senzatetto si aggira tra i 2000 e i 3900 individui.

I numeri citati si riferiscono però alle persone che aderiscono ai programmi, una ventina, allestiti dal Governo per la tutela sociale. Stando, invece, a una stima fatta dall'esecutivo e risalente al 2016 il numero dei senza tetto sarebbe di 6700 persone, ossia poco più dello 0,3 per cento della popolazione del Paese. Per senzatetto si intende una persona che non ha una casa ed è costretta a dormire per strada o in rifugi di emergenza. Tra i senzatetto solo una minima parte fa richiesta di assistenza di base a fornitori di servizi. Si tratta nella maggior parte di persone adulte, senza un'occupazione e in molti casi con problemi di alcolismo.

La conseguenza della povertà e dell'esclusione sociale è la povertà abitativa, questa comprende comunque anche le persone che pur avendo una casa, vivono in situazioni di profondo disagio sociale, in case non riscaldate, non salubri, sovraffollate, perché non sono in grado di sostenere i costi di alloggio. Nel 2017 il 26,7 % della popolazione povera slovena ha speso oltre il 40% del proprio reddito familiare per le spese abitative. Si calcola infine che 3 famiglie su 100 e 8 famiglie povere su 100 siano in ritardo con la rata del mutuo o con l'affitto. Inoltre, la spesa abitativa delle famiglie socialmente disagiate risulta più elevata per gli inquilini che per i proprietari di case.

Corrado Cimador

Foto: EPA
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