Fino a 200 militari delle forze armate slovene da inquadrare nella missione NATO in Slovacchia. Lo ha annunciato il Ministro della Difesa, Matej Tonin, incontratosi a Bratislava con l'omologo Jaroslav Nad’. Hanno parlato della situazione in Ucraina e nell'occasione Tonin ha assicurato che la Slovenia farà la sua parte per rafforzare l'ala orientale dell'Alleanza Atlantica. Il contingente sloveno non verrà frazionato, ma opererà come compagnia, /unità militare che conta da 100 a 200 soldati/, integrata con gli effettivi degli altri paesi NATO, ha spiegato Tonin. "Difenderemo il fianco est della NATO e i cittadini della Slovacchia possono contare sulla Slovenia" ha sottolineato ancora Tonin, ricordando la professionalità dimostrata anche in altre operazioni internazionali. La missione NATO, incentrata sull'addestramento e il rafforzamento dell'interoperabilità diventerà effettiva in Slovacchia nei prossimi giorni. I soldati sloveni verranno inviati il prima possibile. L'attacco della Russia all'Ucraina ha avuto un forte impatto sulla Slovacchia come paese confinante, che ha accolto un alto numero di rifugiati. Intanto il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, annuncia che è già stato attivato il piano di difesa dell'Alleanza, che ora ci sono più di 4.000 effettivi schierati a Est e che verrà aumentata la difesa aerea". "L'invasione russa dell'Ucraina ha creato un nuovo scenario di sicurezza in Europa, perciò si stanno considerando più misure di protezione per quanto riguarda lo schieramento navale e la sicurezza cibernetica. Gli alleati", ha ribadito Stoltenberg, "continueranno a sostenere Kiev con aiuti umanitari ed equipaggiamenti militari". Ma niente “no fly zone” come invocato invece più volte da Kiev e come sollecitato da alcuni paesi dell'Unione Europea.
Delio Dessardo