Il Coordinamento della minoranza economica vedrà partecipare attivamente le organizzazioni minoritarie slovene presenti in Austria, Croazia, Italia e Ungheria. L’obiettivo principale è quello di intensificare i rapporti tra le organizzazioni per facilitare lo scambio di informazioni e di esperienze a livello economico. La sottoscrizione del documento comune ha di fatto dato luce al comitato di coordinamento che avrà il compito di dare vita al piano d’azione. Il Ministro dello sviluppo economico e della tecnologia, Matjaž Han ha spiegato che con l’accordo d’ora in poi sarà lo stato sloveno a dover aiutare finanziariamente le organizzazioni al di fuori dei confini nazionali. “Mi attendo che i nostri connazionali all’estero scambino con frequenza le informazioni a livello economico per creare un rapporto sinergico. All’odierna sottoscrizione seguirà un Piano d’azione, ha spiegato Han
Matej Arčon, Ministro degli sloveni nel mondo ha invece spiegato che il progetto ha preso vita grazie alla grande collaborazione che si è instaurata tra i due Ministeri. “Questa firma rappresenta il primo passo concreto di quella che è la missione del nostro ufficio, di ascoltare le esigenze degli sloveni nel mondo e coordinare le richieste con i restanti dicasteri proposti” si è detto soddisfatto Arčon sottolineando due importanti aspetti derivanti dalla firma “la conservazione della spazio culturale sloveno e il consolidamento dello spazio economico”. Il segretario di stato Vesna Humar, responsabile per i rapporti tra la Slovenia e le comunità nazionali slovene nei paesi confinanti, la quale ha giocato un ruolo fondamentale nell’istituzione del coordinamento economico della minoranza ha detto che
“Noi abbiamo parlato tantissimo con le organizzazioni slovene che lavorano nel campo dell’economia come in un certo senso includere anche l’economia oltreconfine. Simo riusciti in un tempo politicamente parlando record a portare l’idea di base alla sua realizzazione, due mesi circa. Tutto ciò è stato reso possibile grazie al lavoro molto affiatato dei due Ministeri coinvolti, qui emerge l’importanza con la quale questa tematica viene seguita dal governo sloveno. Si intravede nelle nostre comunità di confine un grandissimo potenziale di sviluppo”.
Ma oltre all’aspetto culturale a prevalere sarà quello economico
Vesna Humar “Ci saranno degli incontri periodici, il Ministero dell’economia si prenderà cura di finanziare sia il processo che direttamente le attività delle associazioni in tutti i quattro i paesi dove sono presenti. La prima cosa che verrà presentata sarà un piano d’azione concreto che farà da base per decisioni politiche, questa coordinazione potrebbero essere solamente il primo passo di un progetto molto più ambizioso che dovrebbe coinvolgere pure le associazioni delle comunità slovene nel mondo, anche oltreoceano per una collaborazione economica slovena globale”.
Dionizij Botter