Revocato il divieto di spostamento tra le regioni statistiche e lo si è visto praticamente subito sulle strade; sulla A1 Lubiana-Capodistria. complici anche lavori di manutenzione nel tratto Postumia-Studenec in direzione della costa si sono formati incolonnamenti con tempi di percorrenza allungati fino a mezz'ora. Situazione analoga sull'autostrada stiriana verso Lubiana, segno che sono già cominciate le partenze per il ponte comprendente questo fine settimana e quello del primo maggio. Attese in uscita anche ai valichi con la Croazia. Questo sabato in Slovenia riapriranno le terrazze di bar e ristoranti in tutte le regioni, nelle tre collocate in zona gialla - tra cui la Costiero-carsica - anche gli spazi al chiuso dei locali a determinate condizioni, sempre naturalmente rispettando le misure igienico-sanitarie. Tra le ultime diposizioni in ordine di tempo decise dal governo, la riapertura fino al 2 maggio di teatri, cinema, autorizzati anche concerti, sempre con le dovute limitazioni. Da segnalare comunque che gran parte dei cinema e dei teatri in Slovenia rimarranno chiusi. Questa la reazione dei rappresentanti del settore, che non nascondono il loro disappunto, parlando di cinismo da parte del governo; una decisione arrivata all'improvviso, che ha colto del tutto impreparati gli addetti ai lavori; le condizioni poste sono disumane, si rileva; organizzare eventi per un numero così ristretto di persone non ha alcun senso, per non parlare delle condizioni poste per assistere alle rappresentazioni. Il tutto per una settimana, comprendente tre giorni festivi. Inoltre, si rileva, non è chiaro cosa succederà dopo il 2 maggio.
Ricordiamo ancora che a livello nazionale da questo venerdì sono nuovamente permesse manifestazioni fino a dieci persone.
A proposito la direzione di polizia di Maribor fa presente il numero ristretto di persone che possono partecipare ai raduni. L'avvertimento arriva dopo che attraverso i social sono nuovamente partiti inviti a aderire questo fine settimana ad un raduno di protesta analogo a quelli, non autorizzati, organizzati per tre sabati di fila nel capoluogo stiriano.
Delio Dessardo