Foto: BoBo
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Si trova in un vicolo cieco il Sindacato dei medici e dentisti, che esclude la partecipazione ai negoziati sulla creazione di particolari categorie salariali all’interno del sistema retributivo pubblico, almeno fino a quando non verrà raggiunto un accordo con l’esecutivo, mentre i suoi membri insistono per un ulteriore intensificarsi dello sciopero come forma di protesta. Una fase di stallo, dalla quale il Fides per ora non riesce ad uscire. La controparte governativa però ha messo le carte in tavola sostenendo che il sindacato continua ad impuntarsi ad ottenere delle modifiche immediate relative all’aumento salariale, senza prima raggiungere un accordo. A tal proposito, infatti, il governo ha invitato il Fides a partecipare ai negoziati circa il sistema salariale, ma loro, come ha confermato il presidente del sindacato, non sono disposti ad unirsi alle trattive, in quanto, sostengono che questa sia una “manipolazione” da parte del governo, che vuole mettere da parte le loro richieste. Il Fides ha lamentato anche il mancato appoggio da parte del premier Golob, il quale come hanno riportato, non ha mai risposto ai loro inviti, nonostante abbia assunto la guida del Ministero della Salute per diversi mesi lo scorso anno, a seguito delle dimissioni del precedente ministro. Questa fase di stallo però, non ha buttato giù il sindacato, che ha confermato il pieno sostegno di tutti i membri durante lo sciopero. Nonostante non ci sia una conferma ufficiale da parte del Fides, le loro trattive con il governo, secondo quanto affermato da quest’ultimo, dovrebbero proseguire venerdì.

B.Ž.