Per molte famiglie, a reditto basso o con genitori disoccupati, la chiusura delle scuole rappresenta un grande problema, anche sociale. Per tanti bambini di queste famiglie il pranzo a scuola è l'unico pasto quotidiano. Non tutti possono seguire, per esempio, le lezioni a distanza perchè in casa non c'è il collegamento internet o non si possono permettere un computer. Le scuole in molti casi sono riuscite a venire incontro a questa manchevolezza "tecnologica", ma le spese straordinarie per i beni essenziali gravano tutte sulle famiglie.
In molti si stanno rivolgendo in questi giorni al Centro per l'assistenza sociale del Litorale, la vicedirettrice nonchè responsabile dell'Unità di Pirano Katja Lena.
“Le famiglie che si trovano in difficoltà economiche è non sono in grado di provvedere con il reddito regolare ai beni essenziali quali: il cibo, i vestiti, le spese ordinarie e straordinarie della casa ecc. o si trovano in difficoltà finanziarie a causa di emergenze o causa maggiore, possono rivolgersi al centro di assistenza sociale e presentare la Domanda di sussidio sociale finanziario straordinario. Suggeriamo ai genitori di contattare per telefono o posta elettronica il centro sociale competente in base alla loro residenza. Ogni caso verrà affrontato individualmente. Ai richiedenti verranno fornite le informazioni necessarie per esercitare i loro diritti.”
Il sussidio straordinario, se assegnato, verrà versato in soluzione unica o per un periodo dai 3 ai 6 mesi. (ld)