Lieve aumento dell'inflazione ad agosto in Slovenia. Su base annua il costo medio della vita sale al 6,2 percento, dal 6,1 di luglio. Ad influire maggiormente sono stati i prezzi dei generi alimentari e delle bevande analcoliche, rincarati mediamente in un anno del 10,2 percento, seguiti dai carburanti, benzina e diesel i cui prezzi vengono regolamentati dallo stato. E' quanto emerge dai dati diffusi stamane dall'ufficio centrale di statistica. Rispetto all'agosto 2022 comunque l'inflazione è nettamente scesa, allora era stata dell'11 percento.
Ad agosto i prezzi dei servizi e degli articoli per la ricreazione sono cresciuti in media dell'8,7 percento. Hanno contribuito invece a contenere l'inflazione i saldi stagionali di abbigliamento e calzature, con un meno 3,2 percento, e della frutta. Anche questo mese l'inflazione in Slovenia è stata superiore alla media dell'Eurozona, dove è rimasta stabile al 5,3 percento, secondo la prima valutazione di Eurostat. Pesano i prezzi di alimentari, alcol e tabacco. La Banca Centrale Europea persegue l'obiettivo di far tornare quanto prima l'inflazione al 2 percento.
Per quanto riguarda l'andamento dell'economia slovena, lo scorso anno il Prodotto interno lordo è cresciuto, in base ai dati preliminari, del 2,5 percento in termini reali, mentre le precedenti valutazioni, che si basavano sommando i dati trimestrali, parlavano di un incremento ben maggiore, del 5,4 percento. La crescita registrata nel 2022 risulta quindi sensibilmente più bassa rispetto alle valutazioni iniziali e molto più lenta se confrontata con il 2021, quando era stata dell'8,2 percento, grazie all'allentamento delle restrizioni per il Covid. Nel 2022 è proseguito l'andamento positivo sul mercato del lavoro, con il numero degli occupati aumentato del 2,6 percento, dei lavoratori autonomi del 4,2 percento.
Delio Dessardo