Secondo Denis Kordež, vicecapo del gruppo negoziale del governo, le due parti non sono ancora riuscite ad avvicinare le proprie posizioni. Lo sciopero di medici e dentisti in Slovenia rimane quindi in vigore.
Anche secondo il Fides le due parti non sono giunte a nuove conclusioni. Lo ha reso noto il presidente del Sindacato dei medici e dei dentisti, Damjan Polh, annunciando che il Fides ha proposto una nuova sessione di trattative.
Rispondendo alla domanda, se i negoziati stanno ora diventando più intensi, Polh ha risposto che il Fides desidera che lo diventino, lo sciopero sta infatti andando avanti da quasi tre settimane. Polh ritiene inoltre che la questione stia portando all'esaurimento proprio tutti - cittadini e medici, "penso che anche il governo non sia troppo contento delle nostre iniziative", ha aggiunto.
I fiduciari sindacali del Fides hanno intanto iniziato a inoltrare alle direzioni degli ospedali le sospensioni dei consensi dei medici per il lavoro straordinario. Alcune entreranno in vigore immediatamente, altre invece solo dopo 30 giorni. Qualche anno fa, infatti, quando sono stati introdotti nuovi posti di lavoro, anche i moduli di consenso agli straordinari sono stati cambiati. Sempre rispondendo ad una domanda, se i medici firmerebbero nuovamente i consensi per il lavoro straordinario, nel caso in cui nell'arco di questi 30 giorni governo e Fides giungessero ad un accordo, Polh ha risposto che molto probabilmente numerosi non lo faranno. Secondo le sue parole si tratta di una decisione individuale, su cui il Sindacato non può influire.
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