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Ferragosto, giornata di festa e ricorrenza molto sentita, anche in Istria, che celebra l'Assunzione di Maria e segna anche l'apice della stagione estiva. Ma il settore del turismo, dopo annate da record, in questa è pressochè stagnante. I dati per i primi sei mesi dell'anno parlano di un più 4,5 % di arrivi di turisti stranieri ma del meno 3,5% di pernottamenti rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. I numeri definitivi per i mesi più caldi, sia per il numero di presenze turistiche sia per le condizioni meteo estreme dell'ultimo periodo, saranno resi noti in seguito, ma stando alle previsioni, sarà una stagione di chiaro scuri. E' difficile da un lato ripetere il boom post covid, rilevano gli analisti, dall'altra non ci sarebbero motivi per giustificare una crescita tenendo conto che la Slovenia negli ultimi anni non ha apportato grosse novità nella sua offerta turistica, pertanto il settore registra una crescita inferiore alla media anche rispetto a quella europea. La nuova strategia nazionale sul turismo addottata due anni fa e i recenti investimenti nel settore daranno i loro frutti tra 2 - 3 anni, aupicano gli esperti.

Nel 2023 il turismo e nel complesso l'industria dell'ospitalità ha generato 3,2 miliardi di euro, pari al 5% del PIL del paese. Se si considerano solo le imprese che si occupano eslcusivamente di turismo la quota scende a meno di 3 miliardi. Nella nostra regione i dati sono paragonabili a quelli della passata stagione. (ld)