Molti sono i cittadini italiani che stanno cercando in queste ore di rientrare in Italia. Il Ministro degli esteri Luigi Di Maio ha dichiarato che nessuno di loro che abbia la necessità di ritornare a casa verrà lasciato solo. Bisogna tenere conto, però che in questi giorni non solo in Italia, ma in tutto il mondo stanno entrando in vigore norme al fine di diminuire al minimo lo spostamento delle persone fuori e dentro i propri confini nazionali. Ma se è proprio necessario ritornare in Italia è possibile farlo?
“Siamo in contatto con le Questure tanto di Trieste quanto di Gorizia”, ci ha detto Ivo Michele Polacco, vice capo missione dell’ambasciata italiana a Lubiana, “che ci hanno confermato che il divieto di spostamento non si applica agli italiani all’estero, però, solo per rientrare nella propria residenza. Ovviamente una volta rientrati vale l’obbligo di segnalazione alla ASL e di quarantena fiduciaria”.
Secondo l’ordinanza in vigore per entrare in Italia e per spostarsi nel territorio italiano, è necessario comprovare uno di questi 4 motivi: lavoro, salute, necessità, rientro a abitazione residenza o domicilio. Gli italiani residenti all’estero, quindi, possono entrare in Italia?
“A noi non hanno fatto distinzioni”, sempre Polacco, “ma non abbiamo ancora comunicazioni ufficiali”.
Si attende, quindi, precisazioni da parte della Farnesina riguardo i cittadini italiani che non risiedono nel paese e che quindi non possono giustificare il loro spostamento con il rientro nella propria località di residenza. Cosa che vale logicamente anche per le seconde case, nelle quali è vietato andare su tutto il territorio nazionale.
Anche l’Erasmus Student Network ha invitato a rimanere nei paesi di accoglienza se lo scambio è iniziato, a meno che l’Ateneo di provenienza abbia avviato un programma di rientro.
Barbara Costamagna