Foto: BoBo
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Quest'anno, più di 1.150 partecipanti visiteranno le strutture e i campi per le vacanze che la Karitas possiede in una serie di località turistiche in giro per la Slovenia. In gran parte si tratta di bambini che provengono da famiglie materialmente svantaggiate o alle prese con altri disagi, come la morte dei genitori, il divorzio, abusi e malattie. In misura minore, sono inclusi anche i bambini con bisogni speciali. I fruitori vengono selezionati dalle Karitas locali, che sono in contatto con le famiglie nell'ambito di una regolare assistenza.

La maggior parte dei soggiorni si sta svolgendo a Portorose, molti nell'Isontino, e una parte in altre strutture presenti sul territorio sloveno. Coinvolti in questa iniziativa anche 86 bambini ucraini che nel periodo che va da maggio ad ottobre potranno godere delle attività previste nel periodo del soggiorno; durante il quale, sottolineano gli organizzatori, si pone una particolare attenzione alla qualità delle relazioni. Si tratta, infatti, in molti casi di soggetti fragili e di loro si prenderanno cura 250 animatori volontari, molti dei quali, fanno sapere della Karitas, sono stati a loro volta in passato fruitori di questa iniziativa. Per alcuni di essi si tratta tra l’altro di un’esperienza fondamentale nel loro percorso formativo come operatori nel settore sociale.

Un’iniziativa questa che dovrebbe, quindi, garantire tutti i crismi della professionalità e un ricco programma di attività che porterà i partecipanti a conoscere il territorio che li ospiterà, oltre logicamente si spera a divertirsi. In alcuni casi saranno coinvolti anche genitori e anziani, con laboratori creativi per bambini e adulti, escursioni alla scoperta della natura e del patrimonio culturale locale.

Barbara Costamagna