Le realtà parallele esistono perché la Russia ha deciso di tagliare i ponti con i suoi vicini, vive nel passato e non è disposta a collaborare per un futuro di benessere, pace e prosperità come quello europeo. E' stato l'intervento di von der Leyen a definire il quadro della XIX edizione del Forum Strategico di Bled, che quest'anno si propone di contribuire alla cooperazione internazionale per superare le crisi. Molto ricco il programma della prima giornata, contrassegnata da una protesta degli attivisti per i diritti dei palestinesi, che prima dell'inizio hanno denunciato la politica ambigua della Slovenia sulla situazione a Gaza con l'invito all'ex ministra israeliana Tsipi Livni. Una contraddizione sottolineata anche dalla presidente Pirc Musar, che nel suo intervento ha elogiato la cooperazione e invocato chiarezza nell'indirizzo politico della Slovenia. Chiarezza che von der Leyen ha declinato lungo due direttrici: leadership globale dell'Unione europea nei fronti di crisi e distanza con la Russia, ostile e lontana dai valori europei. Anche per questo la prossima Commissione nominerà un commissario ad hoc per accelerare sull'allargamento ai paesi dei Balcani occidentali così come a Ucraina, Georgia e Moldavia. Sul tema Russia la vedova di Aleksej Navalniy e l'attivista ed ex campione di scacchi Garry Kasparov hanno esortato l'adozione di un approccio più incisivo tanto sul conflitto russo-ucraino quanto sul sostegno alla società civile per una Russia senza Putin. Il tema caldo è stato senza dubbio la Palestina. La consigliera dell'Autorità palestinese Amal Jadou, in video-collegamento da Ramallah, ha parlato di genocidio invocando una soluzione a due Stati per la pace. Anche Livni ha riconosciuto l'interesse di Israele per una soluzione a due Stati, ma non tramite il dialogo con una forza terroristica come Hamas, bensì con l'Autorità palestinese, considerata però troppo fragile. Nella seconda giornata il confronto continuerà su sicurezza informatica ed energetica, lotta alla disinformazione, elezioni presidenziali negli USA e transizione verde.
Valerio Fabbri