Il Ministro dell'Interno, Aleš Hojs, torna sulla questione della chiusura dei confini, con il decreto varato dal governo che, salvo pochissime eccezioni, vieta l'ingresso e l'uscita dalla Slovenia, come misura per fronteggiare l'estendersi dell'epidemia di coronavirus. Ha spiegato che le persone non possono venir chiuse fisicamente all'interno del paese dove si trovano. La polizia ha delle istruzioni; se qualcuno vuole uscire, pur non rientrando nelle eccezioni, può farlo dopo aver pagato una multa. Parlando a margine della sessione della Camera di stato, Hojs ha detto che alle frontiere spetta al poliziotto di servizio stabilire se il soggetto in questione ha dei validi motivi per passare il confine oppure si prende gioco del decreto. Nel secondo caso lo sanziona e lo lascia passare. In base alla legge sulle malattie infettive, la multa per chi viola il decreto va dai 400 euro in su.
Dopo l'avvio dell'iniziativa per una verifica costituzionale del decreto governativo, il ministro Hojs ha assicurato che il documento è stato preparato in conformità con la legge sulle malattie infettive, che autorizza limitazioni alla libertà di movimento. “Personalmente valuto che la limitazione riguardante il divieto di uscire dal paese sia del tutto adeguata”, ha detto. Ha anche assicurato che si terrà conto del parere della Corte costituzionale, qualora dovesse decidere che il decreto in questione non è conforme alla Costituzione.
Delio Dessardo