Nell'occasione Jagan Chapagain ha detto che a causa dei cambiamenti climatici è necessario attrezzarsi per affrontare meglio queste catastrofi, eventi estremi che devono anche costituire una sorta di lezione per il futuro. Succede infatti che nei periodi in cui le precipitazioni dovrebbero essere abbondanti non piove, al contrario nei periodi tradizionalmente caratterizzati da siccità arrivano fenomeni estremi come quelli di inizio agosto in Slovenia. "E' difficile capire come sia possibile che corsi d'acqua apparentemente innocui possano gonfiarsi così rapidamente e causare disastri, allagando e colpendo un alto numero di persone". Il responsabile della federazione ha spiegato di aver visto a più riprese catastrofi del genere in varie parti del mondo, hanno molto in comune ma ognuna rappresenta un caso unico, imprevedibile. "Bisogna adeguarsi ai cambiamenti climatici e prepararsi ad affrontare le conseguenze che ne derivano" ha avvertito Chapagain, ricordando che la Slovenia deve provvedere quanto prima all'opera di sanamento di fiumi e torrenti, in quanto la stagione delle piogge non è lontana. Il responsabile della Croce Rossa ha poi messo in rilievo l'importanza di utilizzare la tecnologia digitale per raccogliere dati, valutare e garantire i necessari aiuti alle popolazioni colpite da calamità naturali, rendendo più rapida e trasparente la distribuzione di questi aiuti. Dopo la prima fase, quella dei soccorsi, che vede impegnati sul campo anche molti volontari, devono seguire interventi con dati precisi sull’entità dei danni, adeguati investimenti e progettazioni portati avanti in maniera tale da garantire una ricostruzione a regola d'arte. Venerdì Chapagain incontrerà il premier Robert Golob, il ministro della difesa Marjan Šarec, la capo diplomazia Tanja Fajon e verrà ricevuto dalla presidente della repubblica Nataša Pirc Musar.
Delio Dessardo