Foto: Zajem zaslona
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I danni sono inimmaginabili, secondo stime approssimative supereranno i 500 milioni di euro, ha detto il primo ministro Robert Golob che ha parlato della peggiore catastrofe naturale della Slovenia indipendente, che ma messo in ginocchio due terzi del paese. E' il momento della solidarietà, dell'unità nazionale, nessuno rimarrà indietro ha assicurato il premier che ha ringraziato le squadre di soccorso e intervento che stanno lavorando sul campo, che si stanno prodigando per raggiungere le zone più disagiate e isolate del paese, per portare beni di prima necessità, cibo e acqua, a chi ne ha bisogno. Il sistema della protezione civile sta funzionando, pertanto, ha aggiunto, non è neccesario proclamare lo stato di emergenza, Golob ha invitato i tanti volontari che si sono offerti per dare una mano alle popolazioni colpite dalle alluvioni di mettersi in contatto con la protezione civile per coordinare le attività. Nelle aree alluvionate, dove è possibile, nella giornata di domenica, ha aggiunto il premier, rimarranno aperti i negozi di generi alimentari e materiale tecnico, anche ad orario prolungato. Misura che trova i favori del ministro dell'economia Matjaz Han.

Golob ha ringraziato i paesi vicini che hanno offerto aiuto alla Slovenia in questo momento così difficile, il Governo farà di tutto per far pervenire quanto prima gli aiuti ai comuni, snellendo con la legge di intervento le procedure di ottenimento dei fondi per la post costruzione. Le modifiche alla legge sulle calamità naturali a detta della vicepresidente della Camera Nataša Sukić approderanno in aula agli inizi della prossima settimana. Il Parlamento sarà agile, aggiornato e ricettivo ai bisogni della gente, ha aggiunto. La presidente della repubblica Nataša Pirc Musar si è detta orgogliosa di come il paese sta reagendo alla tragedia, della grande solidarietà tra le persone, ha espresso gratitudine per il lavoro straordinario che stanno facendo sul campo le squadre di soccorso e intervento. La presidente ha sottolineato l'importanza di rimanere uniti in questo momento così difficile, rinfraziando anche le opposizioni che stanno contribuendo a creare uno spirito di unità nazionale.

Il leader dei democratici Janez Janša, che ha partecipato alla riunione assieme a Matej Tonin capogruppo di Nuova Slovenia, ha ribadito che è tempo di compattarsi per il bene del paese. Bisogna pensare alla ricostruzione ma anche agli interventi per ridurre i rischi, e le disastrose conseguenze che le calamità naturali, come le alluvioni, o le recenti grandinate, stanno avendo sull'agricoltura e le zone rurali del paese Anche noi faremo la nostra parte, ha assicurato Janša. (ld)